CARDIOCHIRURGIA MINI-INVASIVA E ROBOTICA

Negli ultimi anni la cardiochirurgia ha realizzato grandi passi in avanti: basti pensare che oggi è possibile operare pazienti che solo qualche tempo fa erano considerati inoperabili. Questa grande conquista è sicuramente legata da una parte al miglioramento della tecnologia e dall’altra alla messa a punto di tecniche operatorie sempre meno invasive.

Purtroppo la popolarità della cardiochirurgia mininvasiva è minata dalla resistenza culturale di molti chirurghi e dalla difficoltà di operare in team di professionisti abituati a questo tipo di chirurgia.

In Italia, tuttavia, esistono eccellenti Centri di Cardiochirurgia come Anthea Hospital di Bari che effettuano questi interventi di routine.

La chirurgia mini-invasiva può essere applicata alla chirurgia della valvola mitrale, della valvola aortica e della tricuspide.

E’ possibile effettuare interventi poco invasivi anche per i bypass coronarici.

L’impatto della cardiochirurgia mini-invasiva è totalmente diverso dalla chirurgia tradizionale. Tagli più piccoli significano minor trauma ed una ripresa postoperatoria molto più rapida.

Evitare la stereotomia spesso può voler dire addirittura evitare anche una ospedalizzazione più prolungata. Per esempio, attraverso una mini-toracotomia destra si ottiene un’ottima esposizione della valvola mitrale permettendo al chirurgo di eseguire plastiche semplici, complesse e sostituzioni valvolari.

Per eseguire questi interventi vengono utilizzati strumenti specifici in sale operatorie dotate delle più moderne apparecchiature tecnologiche, che permettono attraverso l’introduzione di piccole telecamere sterili di visualizzare l’interno del torace su monitor LCD (video-chirurgia). La cardiochirurgia mini-invasiva è oggi una metodica applicabile a molti interventi sulle valvole e permette un minor trauma per il paziente con un recupero funzionale molto rapido.

I risultati, in mani esperte, sono eccellenti.